Sullo svolgimento della fiera b2b, prevista per il 25 e 26 aprile, pesa l’incertezza delle prossime decisioni di Governo. Intervista con Maurizio Cutrino, direttore generale di Assogiocattoli.
All’indomani della pubblicazione dei dati Npd sul mercato italiano, la redazione di TG – TuttoGiocattoli ha incontrato Maurizio Cutrino, direttore di Assogiocattoli, per fare un bilancio sul 2020 e conoscere qualche dettaglio in più sulle attività dell’associazione per l’anno in corso, soprattutto in merito alla prossima edizione di Toys Milano.
Le rilevazioni Npd per il 2020 evidenziano un calo a valore del 6,9% e a volume del 15% per il mercato italiano del giocattolo…
È sicuramente un dato negativo, ma era prevedibile, data la situazione. Ho però la sensazione che i negozi specializzati, anche vista la chiusura dei centri commerciali durante i weekend, siano comunque riusciti a lavorare con profitto. Tra i trend che abbiamo rilevato nell’anno appena concluso, sicuramente c’è un prezzo medio d’acquisto in netto rialzo, la riscoperta del gioco classico, dei board game e dei puzzle. A giugno è andato molto forte l’outdoor. E, visto il lockdown, anche gli adulti stanno riscoprendo il gioco di società come modo per trascorrere il proprio tempo tra le mura domestiche
Va ricordato che, unico esempio in Europa, i negozi specializzati italiani hanno potuto restare aperti anche nelle zone rosse…
Come associazione abbiamo lavorato molto intensamente in questo senso. Ad aprile con il Dpcm del 10/04/2020 siamo riusciti a far tenere aperti i negozi di abbigliamento per neonati e bambini – anche se la nostra richiesta era quella dell’apertura dei punti vendita che trattano tutti i prodotti destinati alla prima infanzia correlati alla crescita (dalle culle, ai seggiolini auto necessari per trasportare i neonati in occasione delle prime improrogabili visite mediche post nascita). Ma la vera vittoria è stata a novembre, quando le istituzioni con il Dpcm del 03/11/2020 hanno riconosciuto il giocattolo e alcuni articoli dedicati alla prima infanzia ‘beni essenziali’. A dicembre, infine è arrivata dal Governo un’ulteriore estensione al concetto di ‘bene essenziale’ a tutti i prodotti della prima infanzia, riconosciuti come acquisti necessari. Questo ha dato grande forza al settore, che ha potuto tenere aperto anche in zona rossa. Per questo, abbiamo ricevuto moltissimi ringraziamenti da parte dei negozianti. Anche se a Natale, paradossalmente, sono state bloccate le vendite di articoli natalizi…
Adesso, la prossima sfida da affrontare è Toys Milano. Riuscirete a organizzare un’edizione fisica?
Al momento abbiamo deciso di mantenere la data del 25 e 26 aprile, una due giorni che comprende anche la domenica per permettere una maggiore partecipazione da parte dei negozianti. Sinora la risposta delle aziende è positiva. L’unica incognita è legata alla pandemia e alle prossime decisioni di Governo. Sarà comunque un’edizione molto diversa rispetto al passato…
In che senso?
Prima della pandemia, Toys Milano stava crescendo tantissimo, compreso il progetto espositivo Bay-B che ha richiamato, grazie a una ricca presenza di aziende leader del settore, anche i buyer specialisti della puericultura. Oggi, per ovvi motivi, non è più possibile replicare niente del genere, quindi la nostra idea è di occupare spazi più ridotti, coinvolgere circa 80-100 aziende partecipanti e non organizzare eventi, per evitare occasioni di assembramento. Vorremmo una gestione più snella, che funzioni su appuntamento, per mantenere il più elevato livello di sicurezza possibile. Se riusciremo a organizzare l’evento fisico, sarà una versione smart e light di ciò che eravamo abituati a conoscere. Una sorta di Toys Milano ‘edizione zero’. A gennaio abbiamo lanciato un sito tutto nuovo, rinnovato nei contenuti e integrato con il mondo social, ora siamo al lavoro sulla parte commerciale, mentre a breve partiremo con la campagna di iscrizione, che includerà l’ammissione all’edizione fisica e l’accesso alla seconda edizione Toys Milano Plus, che sarà online dal 4 al 24 maggio.
A quel punto sarà il secondo anno di attività della vostra piattaforma digitale. Qual è il bilancio dell’edizione 2020?
Lo scorso anno Toys Milano Plus ci ha regalato più di 400 nuovi buyer. I visitatori unici sono stati 2.234, per 2.615 visite e 34.403 pagine viste. Oltre ai clienti italiani, l’edizione online è stata visitata da 48 diversi paesi, tra cui Stati Uniti, Olanda, Finlandia, Francia, Svizzera, Austria, Spagna, Cina, Germania e Regno Unito. Nelle cinque settimane online, i potenziali compratori hanno potuto conoscere 3.703 articoli, rappresentati in 418 schede prodotto e oltre 500 foto. Il tipo di approccio che abbiamo scelto, ci ha premiato. Nel corso delle settimane in cui sono stati online, i contenuti sono stati arricchiti e integrati. Grande successo anche per la sezione di seminari e incontri virtuali, che abbiamo chiamato ‘Get inspired’, dedicati agli approfondimenti e alle analisi di settore.
Per quanto riguarda Toys Milano Plus, ci saranno delle novità rispetto all’edizione precedente?
Di base manterremo la stessa struttura, con alcune migliorie dettate dalla nostra esperienza dello scorso anno. Aggiungeremo una maggiore attenzione nei confronti dei buyer, che contatteremo personalmente per organizzare un’agenda di appuntamenti. Poi, nostra intenzione è attivare una chat, gestita non da bot, ma da persone, e un numero verde dedicato. Quest’ultimo anno ci ha portato in dote una grande accelerazione tecnologica e una grande alfabetizzazione digitale, oltre a una nuova consapevolezza degli strumenti a disposizione. Ne sono un esempio gli stessi negozi, che hanno scoperto le potenzialità di nuove opportunità e servizi come il click & collect. Insieme ad alcuni partner stiamo creando un palinsesto molto ricco di contenuti. Però devo dire che, nonostante l’attuale emergenza sanitaria, stiamo riscontrando una grande voglia, da parte delle aziende, di tornare a incontrarsi di persona…
tratto da: TG – TuttoGiocattoli gennaio 2021 – articolo di Annalisa Pozzoli