Dal 14 gennaio del 2022 entreranno in vigore le nuove norme sull’uso di determinati prodotti di plastica monouso non biodegradabile, non compostabile e oxo-degradabile, a seguito della Direttiva (UE) 2019/904 del 5 giugno 2019 del Parlamento Europeo e del Consiglio attuata dal decreto legislativo 196/21 . L’obiettivo non è porre uno stop immediato, ma quello di ridurre progressivamente fino all’addio il consumo di prodotti che ostacolano la transizione energetica e prevenire l’inquinamento da microplastiche largamente presenti in mare.
Secondo la Direttiva, si definisce “monouso” qualunque prodotto realizzato interamente o parzialmente in plastica, a eccezione di oggetti realizzati in polimeri naturali non modificati chimicamente.
L’immissione nel mercato dei suddetti prodotti in plastica sarà interrotta, ma è prevista la vendita fino all’esaurimento delle scorte.
Il divieto non si applicherà ai prodotti che hanno almeno il 40% di materia prima rinnovabile. La soglia per queste materie prime aumenterà fino al 60% dal 1° gennaio del 2024.
Per chi non si adeguerà alla normativa
Sanzioni fino a 25mila euro. Secondo quanto si legge però nel testo, le multe potranno essere applicate salvo che “il fatto non costituisca reato” e che dunque sia punibile secondo Codice Penale.
Credito di imposta
Per promuovere scelte differenti viene riconosciuto un credito d’imposta di 3 milioni l’anno dal 2022 al 2024 alle imprese che acquistano e usano prodotti riutilizzabili o in materiale biodegradabile e compostabile.
Prodotti vietati
- Bastoncini cotonati tranne quando rientrano nell’ambito di applicazione della Direttiva 90/385/CEE del Consiglio o della Direttiva 93/42/CEE del Consiglio;
- Posate (forchette, coltelli, cucchiai, bacchette);
- Piatti;
- Cannucce, tranne quando rientrano nell’ambito di applicazione della Direttiva 90/385/CEE o della Direttiva 93/42/CEE;
- Agitatori per bevande;
- Aste da attaccare a sostegno dei palloncini, tranne le astine per i palloncini per uso industriale o altri usi e applicazioni professionali che non sono distribuiti ai consumatori, e relativi meccanismi;
- Contenitori per alimenti in polistirene espanso, ossia recipienti quali scatole con o senza coperchio usati per alimenti:
- Destinati al consumo immediato, sul posto o da asporto
- Generalmente consumati direttamente dal recipiente.
- Pronti per il consumo senza ulteriore preparazione, per esempio cottura, bollitura o riscaldamento, compresi i contenitori per alimenti per fast food o per altri pasti pronti per il consumo immediato, ad eccezione di contenitori per bevande, piatti, pacchetti e involucri contenenti alimenti.
- Contenitori per bevande in polistirene espanso e relativi tappi e coperchi;
- Tazze per bevande in polistirene espanso e relativi tappi e coperchi.
Eccezioni
Gli altri prodotti che non sono stati elencati possono essere prodotti e commercializzati senza restrizioni all’immissione sul mercato. Ad esempio per i palloncini non sono previste restrizioni all’immissione sul mercato; verranno applicate esclusivamente misure di sensibilizzazione e responsabilità estesa del produttore.
Concludendo, sono esclusi tutti quei prodotti per i quali non esistono ancora alternative senza plastica: per questi oggetti non è previsto l’addio immediato o con una scadenza definita. Salvi anche i prodotti lavabili sebbene composti in plastica: la caratteristica del riutilizzo li rende infatti distanti dal prodotto usa e getta bandito dall’Unione Europea.