I trend del giocattolo che aiutano i bambini e le loro famiglie a navigare con fiducia nel mondo che li circonda…
La sostenibilità è un gioco da ragazzi! Anzi, da bambini
Il Natale rappresenta il 38% del fatturato annuo. “Con Assogiocattoli – spiega Maurizio Cutrino, Direttore di Assogiocattoli – abbiamo presentato in occasione del Digital Press Day 2020 (da oltre 10 anni il punto di riferimento per media e addetti ai lavori) le ultime tendenze e le novità di prodotto più esclusive. Tra queste emerge chiaramente una grande attenzione ai temi importanti per la società, che aiutano i bambini e le loro famiglie a navigare con fiducia nel mondo che li circonda e nei modi che mostrano rispetto per se stessi, per gli altri e per il pianeta. Partendo da una sostanziale vicinanza all’innovazione, inclusività, sostenibilità ambientale e competenze future”.
La Generazione Alpha e la sostenibilità
“Quando parliamo di sostenibilità applicata nello specifico al mondo del giocattolo, non possiamo fare a meno di pensare ai veri fruitori di questi prodotti. Stiamo parlando di uno stuolo di under 14 che arriva a sfiorare anche i 5 milioni di persone solo in Italia. Il target di questa tendenza alla sostenibilità dei giocattoli e non solo, sono proprio loro: la Generazione Alpha, quella dei bambini nati dal 2010 in poi, una generazione molto più consapevole sulle questioni ambientali rispetto alla precedente e il successo del movimento Fridays for Future ne è la dimostrazione.
Anche se a tratti può sembrare impossibile, il segreto sta proprio nell’ascoltarli per capire al meglio i loro bisogni e soddisfarli nel migliore dei modi, a cominciare dal gioco e da tutto quello che ruota attorno a esso. Ed è da qui che le aziende del giocattolo stanno ripartendo, continuando a seguire un percorso che, seppur recente, è già partito e con ottimi risultati. A cominciare dal packaging che, entro e non oltre il 2025, sarà del tutto sostenibile. Fino ad arrivare ai giocattoli veri e propri: c’è chi sta iniziando a produrli con resine a base biologica, chi in plastica vegetale o a base di canna da zucchero. Insomma, la sensibilità c’è ed è piuttosto evidente, tanto che quasi tutte le aziende del settore hanno un team dedicato alla sostenibilità, se non addirittura degli interi stabilimenti che rispettano già certi parametri.
La strada è lunga, ma l’importante è averla imboccata”.
fonte: Homi Milano – Gruppo Fiera Milano