Sostenibilità: Il concetto di “Rifiuti Zero”
a cura di UL-IISG
Il mondo genera 2,01 miliardi di tonnellate di rifiuti solidi urbani all’anno, di cui almeno il 33 percento, non gestito in modo sicuro per l’ambiente¹.
I rifiuti solidi contribuiscono direttamente alle emissioni di gas serra attraverso la generazione di metano generato dal decadimento anaerobico dei rifiuti nelle discariche e l’emissione di protossido di azoto dai nostri impianti di combustione dei rifiuti solidi che incidono sul cambiamento climatico.
I giocattoli sono esempi di prodotti che finiscono il loro ciclo di vita come rifiuti quando gli interessi di un bambino cambiano (la maggior parte dei giocattoli ha una vita media di sei mesi). Quando si tratta di capire quanto di questa enorme produzione finisce ogni anno in discarica, è quasi impossibile avere dati omogenei, soprattutto perché i giocattoli dismessi non seguono un proprio flusso separato, ma finiscono con l’indifferenziato.
Grazie a regolamentazioni sempre più stringenti, come la legge “Anti-waste and Circular Economy” in Francia, o quella contro gli sprechi alimentari in Spagna, ma anche grazie al fatto che la mentalità circolare sta diventanto un modo di operare, sempre più aziende, in molti settori, incluso quello del giocattolo, stanno abbracciando il concetto di “rifiuti zero” nelle loro operazioni e pratiche commerciali.
L’obiettivo è quello di ridurre i rifiuti a livelli minimi per un impatto minimo.
Tuttavia, lo “zero” è stato definito in modo diverso e l’assenza di criteri oggettivi e processi di convalida trasparenti portano a discrepanze tra pratiche apparentemente comparabili, diminuendo il valore potenziale delle affermazioni aziendali sullo smaltimento dei rifiuti sia per le aziende che per i consumatori. Al tempo stesso definizioni vaghe, autodichiarate e procedure non definite possono rendere difficile qualificare e quantificare questi sforzi.
UL ECVP 2799: un nuovo approccio alla convalida delle dichiarazioni di smaltimento dei rifiuti
Pubblicato per la prima volta nel maggio 2012, l’ECVP 2799 di UL Solutions, Environmental Claim Validation Procedure for Zero Waste to Landfill, è stato sviluppato per supportare le aziende nel loro impegno a ridurre la quantità di rifiuti destinati alla discarica.
La procedura offre definizioni chiare di ciò che costituisce un rifiuto, e un processo obiettivo e trasparente per convalidare le dichiarazioni ambientali “rifiuti zero” presso le singole strutture.
Per le organizzazioni impegnate a ridurre la quantità di rifiuti, UL 2799 ECVP stabilisce una base oggettiva per quantificare i tassi di smaltimento dei rifiuti e aiuta a stabilire parametri di riferimento per misurare i livelli di miglioramento nel tempo.
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