ISTAT, L’Istituto Nazionale di Statistica ha recentemente pubblicato i dati su natalità e fecondità della popolazione residente relativi all’anno 2023.
Nel 2023 le nascite in Italia scendono a 379.890, 13mila in meno rispetto al 2022 registrando un calo del 3,4%. Per ogni mille residenti in Italia sono nati poco più di sei bambini lo scorso anno.
Il calo delle nascite prosegue anche nel 2024
In base ai dati provvisori relativi nel periodo gennaio-luglio le nascite sono 4.600 in meno rispetto allo stesso periodo del 2023. Il numero medio di figli per donna scende: si attesta a 1,20, in flessione sul 2022 (1,24) e la stima provvisoria elaborata sui primi 7 mesi del 2024 evidenzia una fecondità pari a 1,21.
La riduzione delle nascite in Italia, un fenomeno già in atto da decenni, si è ulteriormente accentuato portando a un nuovo minimo storico. Questo trend demografico desta grande preoccupazione, sia per l’impatto economico sia per le conseguenze sociali a lungo termine. La diminuzione della popolazione giovane, infatti, rischia di compromettere la sostenibilità del sistema pensionistico e di welfare, aggravando il peso fiscale sulle future generazioni; una crisi strutturale che richiede risposte urgenti e innovative per invertire una tendenza che, se non affrontata adeguatamente, minaccia di compromettere il futuro del Paese.
Il calo delle nascite rappresenta una sfida cruciale per il futuro economico e sociale dell’Italia – dichiara Gianfranco Ranieri, Presidente Assogiocattoli – riteniamo urgente l’adozione di misure efficaci a sostegno delle famiglie e del lavoro, per invertire questa tendenza e garantire una crescita sostenibile. Solo investendo nel benessere delle nuove generazioni possiamo assicurare un futuro stabile per il Paese.