In calo la puntualità delle portacontainer:
I dati positivi registrati a febbraio e a marzo nella puntualità di arrivo nei porti delle navi portacontainer hanno già subito una forte battuta di arresto nei mesi di Aprile e Maggio e nessun segno di miglioramento sembra esserci all’orizzonte.
Secondo un recente report di Sea-Intelligence, i dati sono tornati a calare, segnando meno 1,3 punti percentuali e attestandosi quindi su quota 34,6% la percentuale di navi in orario.
A quanto sopra, nello specifico sulla tratta Asia-Italia, si sono registrati numerosi blank sailing nel mese di Maggio e nelle prime settimane di Giugno.
Relativamente alla classifica delle compagnie più affidabili, in prima posizione troviamo sempre la Maersk con una puntualità rispettata nel 47,5% dei casi. A seguire Hamburg Sud (42,5%), mentre a subito dopo con il 30-40% troviamo Hmm, Cma Cgm, One, Msc, Zim e Hapag Lloyd. Al 20%-30% invece Pil, Evergreen, Cosco, Yang Ming, Oocl e infine Wan Hai (con il 21,7%).
Sempre secondo i dati rilevati da Sea-Intelligence, nel confronto con il 2021, solo quattro di questi 14 operatori hanno migliorato le performance rispetto a un anno prima, e in ogni caso si tratta di miglioramenti impercettibili.
In aumento le rate long term:
Secondo lo Shipping Index (XSI) di Xeneta, le tariffe di nolo marittimo convenzionate a lungo termine sono aumentate del 30,1% a maggio, l’aumento mensile più alto mai registrato. Gli aumenti dei prezzi nel 2022 hanno raggiunto il 55%, lasciando i tassi a lungo termine superiori del 150% rispetto al livello di un anno fa.
L’aumento dei prezzi arriva quando sono entrati in vigore nuovi contratti, che in genere vanno da maggio ad aprile. Infatti Maersk registra il miglior trimestre di sempre. Il CEO di Xeneta, Patrik Berglund, ha affermato che le previsioni di mese in mese sono difficili e le previsioni a medio e lungo termine sono quasi impossibili nel mercato attuale.
Anche secondo un rapporto di Hellas Maritime i guadagni mozzafiato riflettono il forte aumento della media di tutti i contratti a lungo termine validi, poiché i contratti più vecchi, con tariffe più basse, scadono e vengono sostituiti da accordi più recenti con tariffe molto più elevate. È sicuramente un momento difficile per essere uno spedizioniere.
I costi di importazione statunitensi hanno guidato la carica, in aumento del 65,1% nel mese a un aumento del 205,4% su base annua, mentre le esportazioni sono aumentate del 9,9%. I tassi di importazione dall’Asia sono aumentati del 17,4% per essere del 57,1% su base annua, mentre le esportazioni sono aumentate del 35,4% nel mese per essere aumentate del 174,8% su base annua. In Europa, i tassi di importazione a lungo termine sono aumentati dell’11,3%, del 122% su base annua, mentre le esportazioni sono aumentate del 27,6% su base mensile per essere del 138,3% su base annua.
“Il miglior consiglio che possiamo offrire, come sempre, – ha affermato Berglund – è quello di cercare di rimanere strategicamente il più agile possibile, mantenendosi sempre aggiornati con le ultime informazioni del settore. In un mercato in rapida evoluzione, questo è davvero l’unico modo per ottenere il valore ottimale per la propria azienda.”
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