Slitta di sei mesi (dopo una serie di rinvii), fino al 30 giugno 2022, l’obbligo di etichettatura degli imballaggi prevista dall’art. 219 comma 5 del Codice dell’Ambiente riguardanti raccolta, riutilizzo e recupero. Lo prevede l’ultima bozza del decreto “milleproroghe”, approvato nei giorni scorsi dal governo e in attesa di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale
I prodotti privi dei requisiti di etichettatura e già immessi in commercio o etichettati al 1° luglio 2022 possono essere commercializzati fino ad esaurimento delle scorte.
Questa proroga permetterà a tutte le imprese coinvolte e al Ministero della Transizione Ecologica di sciogliere i dubbi interpretativi che accompagnano l’interpretazione della disciplina, nonostante una corposa Nota di chiarimento da parte del Dicastero (scarica QUI) e le Linee Guida rilasciate dal CONAI (scarica QUI).
A questo proposito sempre il ‘milleproroghe’ prevede che entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore del provvedimento, il Ministro della Transizione Ecologica debba provvedere ad adottare, con decreto di natura non regolamentare, le linee guida tecniche per l’etichettatura.
Ricordiamo che la normativa (applicabile a livello nazionale riguarda tutte le categorie produttive ivi compreso il mondo del giocattolo) impone che tutti gli imballaggi siano “opportunamente etichettati secondo modalità stabilite dalle norme tecniche UNI applicabili e in conformità alle determinazioni adottate dalla Commissione dell’Unione europea, per facilitare la raccolta, il riutilizzo, il recupero e il riciclaggio degli imballaggi, nonché per fornire una corretta informazione ai consumatori sulle destinazioni finali degli imballaggi“.