Comunichiamo che il Consorzio Re.Media ha pubblicato il Bilancio Sostenibilità 2019 che dà trasparenza e visibilità ai risultati ottenuti, sia in termini di raccolta, sia di benefici ambientali ed economici per il Paese.
Riportiamo di seguito la lettera agli stakeholder del Presidente del Consorzio Remedia Dario Bisogni
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Il 2019 è stato un anno di forte sviluppo per Remedia. Abbiamo eguagliato, e superato, gli eccellenti risultati di gestione del 2018 e lo abbiamo fatto operando sempre con gli alti standard di efficienza e qualità ambientale che ci contraddistinguono, nel rispetto della normativa vigente e collaborando con tutti gli stakeholder. I risultati raggiunti, che abbiamo il piacere di presentarvi per la prima volta con un Report di Sostenibilità che adotta le linee guida del Global Reporting Initiative (GRI), rappresentano il frutto dell’impegno e della trasparenza di Remedia e dei Produttori che ne fanno parte.
Remedia si conferma il primo Sistema Collettivo per quote di responsabilità nella gestione dei RAEE e terzo per pile e accumulatori esausti, con oltre 2.300 associati e 149.001 tonnellate di rifiuti gestite nel 2019, in crescita del 17,8% rispetto all’annoprecedente. Sono numeri che raccontano del ruolo e della responsabilità di Remedia nel sistema di gestione dei RAEE e dei rifiuti da pile e accumulatori, sia come portavoce dei Produttori che rappresenta, sia come vettore del cambiamento, sostenendo il nostro Paese verso una corretta evoluzione, tracciata dalle nuove ed ambiziose diretti- ve comunitarie in ambito di tutela dell’ambiente ed economia circolare. L’Italia si appresta infatti a recepire le direttive europee e a disciplinare i regimi di responsabilità estesa del Produttore. Tutto questo in un contesto difficile, che già nel 2019 si è rivelato via via più complesso, con il crollo dei prezzi delle materie prime, l’aumento dei premi di efficienza a Comuni e Distribuzione e la crescita dei volumi di raccolta che, sebbene sia un risultato positivo per gli obiettivi da raggiungere, comporta un incremento dei costi di gestione dei rifiuti, costi che rica- dono sotto la responsabilità dei Produttori. In aggiunta, il sistema di gestione dei RAEE ha dimostrato di essere efficiente, ma non totalmente adeguato per far fronte al nuovo contesto e per raggiungere gli obiettivi di raccolta, che nel 2019 sono pas- sati dal 45% al 65% dell’immesso al con- sumo del triennio precedente. La ragione principale è data dalla mancata rendicontazione dei “flussi paralleli” di rifiuti gestiti da soggetti diversi dai Sistemi Collettivi dei Produttori. Se si considera che la quota dei rifiuti elettrici ed elettronici gestita dai Consorzi è stimata al 40% dei RAEE generati in Italia, risulta evidente quanto l’obiettivo del 65% appaia difficilmente raggiungibile. Ciononostante, Remedia si è posta l’obiettivo volontario di lavorare sull’aumento della propria raccolta anche attraverso numerosi progetti strategici che, avviati nel corso del 2019, troveranno ampio spazio nel prossimo futuro, creando valore economico, ambientale e sociale lungo tutta la filiera.
In questo panorama si inserisce la forte volontà di Remedia di identificarsi come alleato prezioso, motore di innovazione per i propri stakeholder – dalle Istituzioni, ai Produttori, agli operatori del settore, fino ai cittadini – che intendano favorire una con- creta transizione del modello economico, riconoscendo e adottando strategie di sostenibilità ed economia circolare lungo tutta la filiera e non solamente nella fase di fine vita del prodotto. Solo così si potrà garantire l’uso efficiente delle risorse e la riduzione degli impatti ambientali, sostenendo un paradigma virtuoso per conseguire concreti benefici economici, ambientali e sociali a vantaggio di tutti i soggetti coinvolti. Pianeta Terra compreso.